sabato 26 maggio 2012

10 COSE DA NON DIRE MAI AL COLLOQUIO DI LAVORO

1) "Scusate il ritardo": inutile dire che la puntualità è fondamentale. E certamente chi deve assumere non vuole che voi arriviate al lavoro con 20 minuti di ritardo ogni mattina

2) "Quante sono le ferie annuali e quanti i giorni di malattia concessi?". Non sembra carino, infatti, che prima ancora di essere stati assunti, vi state programmando le future assenze dall'azienda.

3) "Prendo solo questa chiamata". Un gran numero di candidati pensano che sia normale rispondere alle chiamate telefoniche durante un colloquio l'anno. Ma non lo è.

4) Alla domanda "Dove ti vedi tra cinque anni?", mai rispondere: "A lavorare presso di voi". Per quanto questa possa essere una risposta autentica, i candidati devoro cercare di costruire una risposta sull'esperienza che vorrebbero aver acquisito e il livello di responsabilità che gli piacerebbe avere, piuttosto che percepire l'intervistatore come minaccioso.

5) "Il mio precedente datore di lavoro mi ha distrutto". Non importa quanto le mansioni svolte in precedenza possano essere state noiose o poco interessanti, "parlare male di un precedente datore di lavoro, non solo non è professionale, ma induce anche a riflettere sul tuo personaggio". Inoltre, è molto probabile che il vostro nuovo datore di lavoro si metta in contatto con l'ex datore di lavoro per le referenze a seguito di un colloquio e, dunque, è mai saggio bruciare i ponti.

6) "Fate racchette da tennis? Pensavo che facevate mazze da cricket". La mancata ricerca di informazioni complete sul potenziale datore di lavoro è un grande passo falso. Dire che hai guardato solo il loro sito web è solo marginalmente migliore perchè i datori di lavoro si aspettano molto di più.

7) "Maledizione". Non imprecare durante il colloquio. Può succedere, soprattutto se il vostro intervistatore abbonda lui stesso con le parolacce, ma non lasciare mai che lo standard del colloquio si abbassi e controllare che il tono rimanga professionale in ogni momento.

8) "Ero molto bravo coi Firewall dei checkpoint". Non cadere nel "gergo" del settore dove si lavorava prima del colloquio, o non presumere che l'intervistatore conosca qualcosa della tua esperienza. Invece, parlare chiaro circa le abilità e l'esperienza per evitare qualsiasi confusione o malinteso.

9) "Devo proprio indossare questa divisa?". Qualsiasi critica sulla divisa, vi farà andare giù come un palloncino di piombo, soprattutto se si pensa che anche l'intervistatore ha dovuto indossare prima di noi quella divisa verde fluorescente che tanto non ci piace.

10 Alla domanda, "Qual'è la cosa migliore che si aspetta da questo ruolo?" mai rispondere, con una di queste cose: la busta paga, i benefit, la pausa pranzo, i mie collaboratori o le vacanze

venerdì 25 maggio 2012

INTROVABILI

Infermieri in cima alla classifica. Poi falegnami, cuochi, fabbri

Sono 25 i profili che sembrano introvabili per i quali c'è una disponibilità complessiva di 100mila posti; tra questi, gli infermieri restano, di anno in anno, in cima alla classifica; seguono cuochi, fabbri, falegnami, saldatori, ma anche (dopo la grande infornata degli anni passati) ingegneri, commercialisti e esperti di marketing

Caccia al lavoro

Sapersi distinguere è una vera e propria competenza, molto spesso sottovalutata da chi è in cerca di un’occupazione. Eppure, per proporsi al meglio, è indispensabile definire una precisa strategia di promozione personale, che ci renda “appetibili” agli occhi dei nostri potenziali datori di lavoro.

Ecco alcuni suggerimenti per presentarvi nel modo giusto:
Selezionate le offerte: identificate le proposte di lavoro concrete e candidatevi per le posizioni che realmente rispondono al vostro profilo professionale.
Tu sei la risposta: utilizzate la lettera di presentazione come uno spazio prezioso in cui spiegare perché la vostra esperienza rappresenta un valore aggiunto per l'azienda e per la posizione in oggetto. Ricordatevi che il contenuto deve essere chiaro e coinciso al fine di suscitare curiosità nel selezionatore.
Arricchite il vocabolario: descrivete le vostre competenze utilizzando i termini più opportuni, evidenziando con intelligenza cosa vi rende interessanti. In questo modo aumenterà la forza e l’originalità della vostra candidatura.
Utilizzate coerentemente i social network professionali: verificate che tutti i dati corrispondenti ai vostri profili online siano sempre costantemente aggiornati.
Attenzione ai dettagli: la lettera di presentazione e il curriculum rappresentano il vostro primo biglietto da visita. Personalizzateli nello stile e nella presentazione grafica. Rileggete con cura tutte le informazioni, per evitare refusi, errori grammaticali o di punteggiatura. A meno che sia richiesto, evitate di allegare la lettera di presentazione all’e-mail di contatto. Scrivete, semmai, una breve nota nel corpo dell’e-mail e allegate alla stessa solo il vostro curriculum.
Puntate sulla qualità, piuttosto che sulla quantità: inviare una mole di curricula identici darà uno scarso contributo nel raggiungimento dell’obiettivo. Piuttosto, prendetevi il tempo per elaborare la vostra candidatura in base ad ogni specifica posizione. Mirate al bersaglio!